(AGI) - Roma, 27 lug - Sono giunti poco dopo le 15 all'aeroporto Leonardo Da Vinci, con un volo proveniente da Tokyo, 35 bambini giapponesi provenienti dalle zone colpite dal terremoto e dalle radiazioni dalla centrale nucleare di Fukushima. I piccini di eta' compresa fra i 5 e gli 11 anni, saranno ospitati fino al 31 agosto da alcune famiglie a Roma, Terni e Bari, nell'ambito dei progetti 'Kibou Japan' e 'Fujiwara Aki', insieme con l'associazione NPO (No Profit Organization), la Kakehashi e il Movimento delle associazioni di volontariato Mavi. Appena arrivati a Fiumicino i bambini, che hanno viaggiato insieme con un accompagnatore, hanno trovato ad accoglierli, oltre agli agenti della Polaria, alcuni rappresentanti delle associazioni No Profit, tra cui Sergio De Cicco, del Puer di Roma, e Francesco Bia, del Gruppo di accoglienza di Bari dei bambini bielorussi. In un clima contagioso di euforia, alcuni piccoli, vincendo la timidezza, dopo avere esclamato tutti in coro, sempre sorridendo, ''Buongiorno'' si sono presentati, sempre parlando in un italiano ben comprensibile, il proprio nome e l'eta'. "Siamo un movimento che e' nato nel 2008 e comprende tre associazioni che in Italia gia' si occupano dell'assistenza dei bambini bielorussi - ha spiegato al Leonardo Da Vinci, Sergio De Cicco - Abbiamo colto l'opportunita', tramite l'associazione giapponese NPO e un'altra di Reggio Emilia, di offrire assistenza a questi bambini. Oggi questo progetto e' diventata una realta' e siamo ben felici di essere qui ad accoglierli".
"Abbiamo manifestato una fortissima volonta' di aiutare, oltre ai bambini bielorussi, questi ragazzi sfortunati che vengono dal Giappone- gli fa eco Francesco Bia, del Gruppo di accoglienza di Bari dei bambini bielorussi - Si fermeranno in Italia sino a fine agosto e potranno finalmente concedersi una meritata vacanza, ma soprattutto, dal punto di vista della salute, avere grosse potenzialita' di recupero".(AGI)
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