Appena uscita da scuola una ventata d’aria gelida mi investì. Dovetti premermi la sciarpa contro il collo per tenermi un po’ al caldo. Ho appena concluso il mio primo giorno di terza liceo e sono già sfinita!. Mi sorreggo appena. Qualcuno mi abbracciò di scatto da dietro. Non riuscì a capire bene chi fosse, ma penso Sara. Presa alla sprovvista, di poco non caddi in strada. Di poco, infatti un ragazzo cercò di prendermi al volo ma non riuscì ad afferrarmi, mi prese quindi le braccia e mi fece cadere sopra di lui, in modo che potesse farmi da cuscino, ammetto che sono spaventata: CHI è QUESTO QUI!? Non riuscì a vederlo ancora in faccia.
- …G-Grazie – dissi un po’ imbarazzata. Non dovrei nemmeno girarmi per capire che tutti ci guardano. – mi hai salvata- continuai un po’ ridendo.
Mi davano un po’ fastidio quegli sguardi. Così mi alzai aiutata da quel ragazzo. -Non c’è di che- rispose lui sorridendo. Anche se notai una piccola ferita sul braccio. Rimasi un po’ incantata dalla sua bellezza. Occhi verdi, capelli castani chiaro e un sorriso perfetto
. – Laylaaa!!! – si sentì non molto lontano- Ti sei fatta male?!?! -.
Sara gridava, eppure non ce n’era bisogno, l’avrebbero sentita troppe persone comunque.
-Bene, allora io vado- disse il ragazzo. Quanto avrei voluto fermarlo, ma qualcosa me lo impediva. Qualcosa chiamata Sara.
– Carino il ragazzo, eh? Come si chiama?- chiese.
All’inizio arrossì un po’, ma quando mi venne chiesto il nome del ragazzo ci rimasi di sasso: non glielo avevo chiesto. Mi girai verso di lui.
–emmh… – mi schiarii la voce- penso … di essermi dimenticata di chiederglielo-.
risposi continuando a guardarlo mentre si allontanava. Poi guardai Sara, sembrava fosse successa una catastrofe.
Cercai, quasi per scusarmi, di sorridere.